martedì 19 marzo 2019

A ciascuno il su papà


Nonno, mi canti una canzone...
Ed univa alla voce lo scuotere ritmato della testa, cullandomi poi con le ginocchia sulle quali io ero seduta...


"Vitti na crozza supra nu cannuni,
fui curioso e ci vossi spiare 
idda m'arrispunnio cu gran duluri
morivi senza un tocco di campan
tirallalero lallero lallero ......" 
......

La cantava tutta facendomi ballare durante il ritornello....
Mi cantava le SUE canzoni,siciliane, mi raccontava le SUE favole, stranissime,quelle che a lui raccontava sua mamma, fatte di tartarughe che battono le volpi in gare di corsa, mi parlava dei SUOI giochi da piccolo, della SUA infanzia fatta di raccolta di fichi d'india e vendita di latte in giro porta a porta, casa per casa...
Mi metteva  sulle ginocchia e mi portava con se, nella SUA SICILIA, un posto lontano, magico, fatto di colori meravigliosi, di temperature calde, di cose buone da mangiare, ma anche di difficoltà (perchè Manu, quando andavo via con mio fratello per vendere, stavo fuori casa le settimane intere), di povertà, di doversela cavare da soli ("perchè la nonna Mara, mica cucinava!").... ed io a fargli un sacco di domande, a chiedere per sapere chi, come,quando....
Io ero innamorata di mio nonno.... Un uomo alto, forte, importante, con il naso dritto e lo sguardo fiero; aveva la pelle chiarissima (che per un uomo del sud non credo sia così normale..cioè non dico di essere nero come il carbone,ma almeno olivastro), ma abbronzatissima sulle braccia e nel petto...perchè d'estate vestiva sempre con la salopette blu e la canotta bianca sotto... Era muratore  ed aveva, ovviamente, l'abbronzatura da muratore, con la caratteristica però che tutto il resto del corpo fosse di colorazione nordica anzichè sicula!....
Aveva la 5a elementare, e si vantava di essere stato bocciato in seconda...(mi faceva troppo ridere), ma era un ASSO in matematica ed io quando dovevo fare le divisioni,mi sedevo sul tavolo della cucina, lo chiamavo e ci mettevamo lì, l'uno accanto all'altra sopra il quaderno a quadretti... Lui mi interrogava sulle tabelline, lui mi chiedeva le regole delle operazioni... e poi, dopo aver studiato un po', apriva il frigorifero,prendeva un pezzo di formaggio stagionato, pecorino per la precisione, tirava fuori il coltellino a scatto dalla tasca dei pantaloni e ne tagliava due pezzetti, uno per me ed uno per lui ... Con nonno mi son fatta di quelle scorpacciate di pane e formaggio che voi nemmeno immaginate.. e pensare che non aveva quasi più un dente.. eppure formaggio stagionato e pane raffermo (forse l'amore per lo sgranocchio l'ho presa da lui...)...
Era una sagoma, con lui ho visto tutte le puntate dell'Icredibile Ulke e tutti i Western della storia, mangiato valanghe di spaghetti con le zucchine oppure  '"ca e sarde e la muddica", pasta al sugo e pipe coi piselli... Era un cuoco magnifico ed era anche meticoloso da matti.. Era puntiglioso, ed anche irascibile.. si pranzava alle 12.00 e si cenava alle 19.00 e quando la Domenica mangiavamo tutti assieme lui andava letteralmente nei matti: la messa terminava alle 12.30, poi noi nipoti ci trastullavamo perchè cantavamo nel coro e quindi non arrivavamo mai prima delle 12.45... povero nonno Orazio! Adorava i suoi nipoti, ma non amava il chiasso tipico dei bambini (immaginate con un nipote, mio fratello, che già all'età di 5 anni suonava i piatti con i coperchi delle padelle pronto per la carriera da musicista) quindi sembrava sempre arrabbiato e non contento di vederci, ma io sapevo come farlo sciogliere... bastava chiedergli di mettere su un po' di musica e lui si illuminava: andava in cortile, apriva tutte e quattro le portiere della sua ritmo nera e sparava a tutto volume le cassette di musica siciliana che teneva dentro; ed ovviamente noi ballavamo come matti nel cortile...
Non era quel genere di nonno che ti strapazzava di coccole (come invece era nonna), ma era comunque affettuoso, a modo suo, con i suoi gesti, con il gelato che ti regalava, con le storie che ti raccontava ... Io e lui poi festeggiavamo pure il compleanno assieme, perchè siamo nati a pochi giorni di distanza e quindi siamo pure dello stesso segno...ed entrambi adoravamo la torta gelato...

Una cosa della quale non mi ero resa conto, forse perchè mascherata da quel suo fare un po' burbero e brontolone, è stata la grandezza dell'amore che aveva verso nonna... Io mi sono accorta tardissimo di quanto mio nonno amasse mia nonna... Erano sempre lì a discutere anche a voce alta, e quindi non potevo immaginare un amore così grande.. 
L'ho scoperto quando nonna si è ammalata e nonno è diventato il suo bastone... le preparava il pranzo e la cena,le teneva la mano, la cambiava, stava ore ed ore ad osservarla dormire e quando si svegliava lui era lì accanto a lei.. 
Io, in quei mesi di malattia di nonna ho visto la vera anima di mio nonno, ho toccato con mano l'essenza del suo cuore... Ho scoperto un altro uomo...
Quando poi nonna è partita lui se n'è andato con lei...i suoi occhi sono diventati spenti, la sua andatura lenta, il suo aspetto più trascurato e, dopo soli due anni ha voluto raggiungerla, lasciandomi nel cuore un gran vuoto....
A volte, quando ho nostalgia,mi compro un paio di zucchine e mi preparo due spaghetti e mentre son lì che spadello, sento il suo sguardo attento che mi osserva e mi ronza una vocina nell'orecchio "falle rosolare di più quelle zucchine" "mettici il parmigiano che son più buone".... 

Ho voluto parlarvi di nonno, perchè oggi è la festa del papà e nonno per me è stato un vero papà..sono cresciuta dai nonni, con i nonni, e mio nonno è stata la figura maschile di riferimento per tutta la mia infanzia ed adolescenza ed oltre... 
Oggi voglio lui come protagonista di queste pagine, che prendono sempre più la forma di un diario dei ricordi,quasi avessi paura di perderli con il tempo....
Anche Orazio è stato un nonno figo.... meravigliosamente figo...A

domenica 17 febbraio 2019

Di barattoli, pensieri e abbondanza ...

Bonzuuuuurrrrr!!!
Questa mattina mi sono svegliata con un sacco di voglia di scrivere e, siccome noto una certa latitanza (ahi ahi ahi!) mi sono detta che non potevo fare aspettare oltre le meravigliose personcine che vengono a far visita a questa matta qua.
Oggi voglio raccontarvi una cosa che mi è successa mercoledì della scorsa settimana, però partiamo con ordine.
Lunedì scorso, mentre tutti erano ancora nel vortice Sanremese e si destreggiavano nella disputa tra vittoria giusta e vittoria sbagliata, io ero in piena crisi umorale (si dice?), cioè praticamente stavo sotto a un treno, perchè dovevo smaltire la partenza di un mio amico meraviglioso che aveva deciso di andarsene via per qualche settimana. Dovete sapere che io e la persona in questione siamo diventati una specie di fratello e sorella e, negli ultimi 3 anni della mia vita, abbiamo fatto un sacco di cose, le più disparate, dalla raccolta degli asparagi allo yoga, dal mare alla montagna, dalle mostre alla raccolta delle mele selvatiche e persino i tartufi... Da non sottovalutare poi che ci siamo ritrovati in un periodo non proprio ottimale della mia vita e, il fatto che non si sia spaventato nonostante la mia situazione, ma anzi sia volontariamente e fortemente rimasto, lo rende, a mio parere, ancora più meraviglioso; quindi ogni volta che se ne va (perchè è un tipo 'nomade' dice) mi ci vuole sempre tantissimo per incassare il colpo. 
Quindi lunedì ero tristissima e, caso volle che, alle 8 del mattino mi telefona.... Nemmeno il tempo di rispondere e lui  "Sentiiiii, maaaaa devo scendere subito per darti quattro sculacciate come faceva tua nonna, oppure ti spedisco il nipote così ti distrai e la smetti di avere ste paturnie? " ed io "ciao cuore, no no no no.... niente sculacciate, niente nipote, niente paturnie... passa tutto cuore fidati"  (in realtà avrei voluto tantissimo dirgli di tornare immediatamente, ma ho imparato a rispettarlo e a non metter sempre davanti i miei bisogni, e siccome so che la sua mano è sempre tesa per me in qualunque posto lui sia, il distacco si fa pian piano sempre meno 'traumatico').
Dopo aver chiacchierato un bel po', se ne esce così:"Ascolta me, ti va di provare a fare i 21 giorni di meditazione dell'abbondanza?" ed io "che roba è?" e lui praticamente mi spiega che grazie ad una sua amica era entrato in un gruppettino ed aveva iniziato a fare questo esperimento: ogni giorno per 21 giorni si riceve un messaggio con un compito da fare più un audio di ca 20 minuti che prevede la spiegazione del tema del giorno ed una breve meditazione. "Praticamente Manu è uno stimolo per far trovare alle persone del tempo da dedicarsi" mi dice alla fine della spiegazione. "Bene" rispondo io "proviamo". E così entro anche io nel gruppetto che ha creato lui. Ed arriviamo a Mercoledì.

Mercoledì era il giorno previsto per la partenza con il primo esercizio da fare e la prima meditazione: dalle 9 del mattino di mercoledì alle 9 del mattino di giovedì dovevamo svolgere il compito e poi scrivere "fatto" nel gruppo, così da far vedere che lo si aveva svolto. Io il mercoledì vado ad aiutare delle mie amiche in un'azienda biologica e quindi, mentre ero per strada speravo che l'esercizio non fosse tanto complicato, perchè sapevo che non sarei rientrata prima di sera e, anche se di tempo ne avrei avuto, ero un po' preoccupata. Sta di fatto che alle 9.15, mentre ero nel bel mezzo di centinaia di pacchi di farina da dover imbustare, leggo il compitino che recitava così: "fai una lista di 50 persone che hanno aggiunto valore alla tua vita. Prendi tutto ciò che consideri ti abbia fatto crescere in qualche modo. L'elenco deve avere 50 nomi. L'importante è che tu mentalizzi la ragione della scelta nel momento in cui stai scrivendo".... Oh cavolo, 50 sono tantissimi! penso nella mia testolina, mentre cerco di sparpagliare meno farina possibile... io non ne ho così tante di persone!.. come caspita faccio, mi devo già arrendere... mi devo già arrendere😠😠😠??? cosaaaaa? Manu, non pensarci minimamente di gettare la spugna,concentrati e spremi le meningi. Così, dalle farine passo ai barattoli di ceci da etichettare e, mentre compio meccanicamente il mio lavoro, cerco un metodo per poter reperire i miei 50 nomi... Sono partita dal mio intorno di oggi e mi sono appuntata in ogni foglietto che trovavo ogni nome di persona, poi ho iniziato ad andare a ritroso di qualche anno e poi sempre più indietro nel tempo, ripescando ricordi, avvenimenti, esperienze vissute, volti di amici e piano piano mi sono resa conto che, durante il mio percorso di vita e di crescita, ho avuto tantissime persone che lo hanno arricchito, che hanno lasciato la loro impronta sul mio cammino, che hanno condiviso con me un pezzetto di strada e, mi sono sentita incredibilmente RICCA....si, ricca e non perchè stavo facendo la meditazione sull'abbondanza, ma perchè veramente mi ero resa conto della quantità di persone che mi aveva voluto bene... La mia lista si allungava sempre di più e alla fine avevo trovato anche più di 50 nomi.
Mentre tornavo a casa e pensavo, non potevo credere a quello che era accaduto... Dopo aver scritto "fatto" nel gruppo, ho subito mandato un messaggio al mio amico ringraziandolo per la proposta che mi aveva fatto, perchè in qualche modo mi aveva resa più consapevole, perchè molte volte noi ci lamentiamo, ci sentiamo soli, o crediamo che di noi non importi a nessuno ed invece basta fermarsi un attimo, chiudere gli occhi, fare un respiro e ripercorrere con la mente tutto quello che si è vissuto e con chi,nel bene e nel male, ed allora si scopriranno tantissimi compagni di viaggio che credevamo perduti ed invece sono ancora lì che ci tengono per mano....
Ho continuato col mio percorso ed oggi ho eseguito il compito numero 5. Purtroppo siamo rimaste solamente in tre a proseguire.... Io, però, non demordo, voglio vedere dove mi porta questo meraviglioso viaggio verso l'abbondanza.
Un abbraccio forte a tutte....
Scrivo sempre troppo..
Buona Domenica.
Manù.

sabato 13 ottobre 2018

Che donna,la nonna

Sabato pomeriggio, ore 17.04 ....

Io ho avuto una nonna figa, ma di quelle fighe eh?! perchè lo era sia fuori, che dentro ...
Nata in una famiglia numerosissima è cresciuta a pane e povertà, ma è riuscita, con fatica, a riprendersi tutti i meriti dalla vita.
Gonna longette a scacchini tipo principe di Galles, camicetta bianca e pullover rosso con scavo a V, mocassini con tacchetto basso, rossetto rosso (che non guasta mai), portava con una eleganza meravigliosa i suoi chili un po' troppo abbondanti..
Non sapeva scrivere (perchè aveva fatto si e no la seconda elementare) e riusciva a fare la firma con un carattere abbastanza sgraziato, ma adorava leggere e disegnare ... faceva dei disegni infantili, stilizzati, ma quando da piccola le chiedevo di disegnarmi le rane o le caprette le si illuminavano gli occhi e prendeva foglio e penna come una bambina tutta emozionata e.. non sapeva andare in bicicletta.. per tutto il resto era MERAVIGLIOSA ....
Avrei voluto ereditare il suo CORAGGIO, che l'ha spinta, non ancora maggiorenne, a fuggire da una casa troppo violenta e cercare rifugio in una città sconosciuta, Milano, che però le ha regalato una nuova dignità ed il suo unico grande amore: mio nonno.
Avrei voluto ereditare la sua DETERMINAZIONE, grazie alla quale,ormai ultra quarantenne, le ha permesso di prendere la patente (anche se quasi analfabeta), così da poter scarozzare me ed i miei fratelli ovunque...
Avrei voluto che restasse un po' più tempo con me e che quel male cattivo che l'ha strappata alla vita a soli 70 anni, non fosse arrivato anche a lei....
Però, se è vero che non vale la quantità del tempo trascorso con le persone, ma la qualità (anche se noi egoisticamente vorremmo TANTO TEMPO FANTASTICO) allora ... i miei 20 anni passati accanto al suo fianco sono stati i più begli anni della mia vita...
Con quelle mani grandi e nodose che non sapevano mettere in fila le lettere,mia nonna creava impasti meravigliosi... E' da lei che ho imparato ad  impastare, è da lei che ho imparato l'AMORE per  le mani sporche di farina, e di pezzetti di pasta al'uovo sotto le unghia, l'odore dei cascioni fritti, il lenzuolo di sfoglia giallo pieno di mucchiettini di ripieno per i ravioli,la crosticina delle lasagne, il voler rendere felici gli altri con le cose che a loro piacevano..
L'ho preso da lei, che cercava l'aiuto mio e di mia sorella, ancora bambine,  per preparare i cappelletti per le feste, consapevole che il ripieno sarebbe finito di più nella nostra pancia, da lei che ci donava l'impasto per la pizza e ce la faceva cuocere sulla stufa....lei.. che aveva sempre un po' di crema bella tosta,soda in frigorifero, che mi faceva sentire grande mettendomi un cucchiaio di ORZO BIMBO nel latte.....
Quando era ora, mia nonna mi portava con se a raccogliere l'erba nel campo, con il suo coltello ed un sacchetto di plastica bianco (si, nonna non aveva i cestini di vimini fighi ...aveva il normale e comune sacchetto) perchè anche se era vissuta a Milano, era rimasta comunque un po' selvatica... adorava pulire i funghi di bosco... ne conosceva pochi e quindi non ne raccoglieva di tantissimi tipi, ma ...le patate con i funghi trifolati in padella ora non li mangio più...
Adorava le CONSISTENZE, nonna... lei gli gnocchi li faceva tosti, duri che si masticavano....la pizza era alta, le tagliatelle spesse, le patate lesse grosse....
Era fantastica, ed io mi stupivo sempre, perchè non mi capacitavo come con quelle mani così importanti, riuscisse ad essere così veloce quando lavorava ai ferri.... a me le maglie uscivano sempre e poi erano dure e non scorrevano bene...
Mia nonna mia ha trasferito la cosa che credo sia una delle più importanti...l'amore per il "fare le cose" con le mani... e la curiosità della scoperta ...
Ecco perchè io sono così amante del lavoro manuale, di qualsiasi tipo... è MERITO SUO. e ne sono così orgogliosa, perchè questa caratteristica mi arricchisce tanto... 
Ecco ... Io ho avuto una nonna figa..
che amava la vita, ed anche il viverla .... vorrei assomigliarle un pochino di più, forse sarei più sicura di me, più coraggiosa e determinata... però...va bene così...
Sarà sicuramente in un posto meraviglioso, starà fumando una sigaretta e ridendo della sua nipotina dai capelli rossi che la sgridava sempre....
Mia nonna è tante cose e tanto altro...non basterebbe un libro per descriverla...
ma.. mia nonna Gina era davvero figa.

Siccome il 2 ottobre è stata la giornata dei nonni e, siccome io ritenga che sia tutti i giorni la "giornata dei nonni", dopo 11 giorni di ritardo, io celebro la mia nonna figa...
Quanto manchi però...

Uno sguardo lassù...
Manù.

Ps: io sono sempre meno tecnologica ...quindi scusate errori e sfondoni vari.